La Fondazione Archeologica Canosina Onlus e il Vivaio Antonio Caporale hanno installato, attorno all’Arco onorario, una serie di fari led che permettono di illuminare il monumento durante le ore serali e notturne.
L’illuminazione dal basso, generata da queste fonti di luce, conferisce un effetto evocativo sulla struttura, risaltando la sua sagoma ed evidenziando i laterizi della cortina muraria.
La Fondazione ringrazia il Vivaio per aver collaborato a questa iniziativa che valorizza ulteriormente una delle più importanti tracce della Canosa romana.
Conosciuto anche come Arco di Traiano, o di Terenzio Varrone, questa struttura in laterizi fu edificata nel II sec. d.C., in funzione di porta settentrionale d’accesso per tutti i viaggiatori che arrivavano Canusium da Roma o da Benevento, percorrendo la Via Traiana.
Il monumento è periodicamente visitato da turisti anche internazionali. Ultimamente, l’arco potrà godere di ulteriore visibilità, grazie al percorso lungo la Via Francigena, insieme al ponte romano sull’Ofanto – che recentemente ha partecipato all’iniziativa “I Luoghi del Cuore” del FAI, classificandosi all’ottavo posto nella graduatoria nazionale (1° monumento più votato in Puglia) e al Mausoleo Bagnoli, in qualità di siti che caratterizzavano il tracciato cittadino della Via Traiana.