L'uso del ventaglio, come oggetto quotidiano, risale sino all'antichità. Come ben sappiamo la sua funzione principale è creare una sensazione di vento fresco nelle giornate più calde e scacciare gli insetti quando opportuno. Può sembrare banale descrivere la così semplice funzione di questo oggetto, ma a suo tempo era di grande importanza nelle civiltà che la storia ha conosciuto. Percorrendo un viaggio nel tempo possiamo risalire alla comparsa del ventaglio nel 3200 a.C.: era rigido, non pieghevole, vi erano modelli a lungo manico portati dalle persone più illustri della società.
Nella civiltà egizia il Faraone mediante i suoi servi usufruiva dell'uso del ventaglio, infatti era uno dei privilegi di cui godeva la nobiltà; infatti anche i sacerdoti utilizzavano il ventaglio per la purificazione delle statue divine. In epoca etrusca il ventaglio era chiamato FLABELLUM . Come in epoca egizia era usato in ambito religioso e rappresentava lo status sociale sia maschile che femminile di un individuo. A testimoniare l'esistenza del Flabellum sono i reperti di Populonia. Mediante studi archeologici, con il ritrovamento di vasi e statue, si è potuto constatare che anche la civiltà romana, greca conosceva l'uso del ventaglio, infatti molti scritti ne riportano le descrizioni. L'eredità del ventaglio o flabellum giunse sino alla nascita Chiesa cristiana, che ne conservò l'uso religioso sino al pontificato del Beato Giovanni XXIII (1963). Una testimonianza di quanto detto è il flabellum della Chiesa di San Sabino a Canosa di Puglia, risalente alla fine del XII sec.
La storia di quest'oggetto ha influenzato anche la festa liturgica del patrono di Canosa San Sabino
(9 Febbraio e 1 Agosto). Infatti dagli anni '50 iniziò a prender piede l'uso del ventaglio con l'immagine della statua Argentata del patrono e della Madonna della Fonte. Molti erano gli artigiani che vendevano e realizzavano questi oggetti in occasione della ricorrenza. E' una tradizione presente ancora oggi. Il ventaglio è composto da una asta di legno colorata che funge da sostegno e all'estremità di essa vi sono le immagini dei santi. Questo semplice manufatto lega ogni canosino alle figure sante e alla sua terra di appartenenza, è un simbolo da portare nel cuore, capace di diffondere la cultura e la tradizione di Canosa in tutto il Mondo.
Orazio Lovino
FOTO “VENTAGLIO DI SAN SABINO ANNO 1950” Tipografia Giannetti