ASPETTANDO LA FESTA PATRONALE : TRADIZIONE, FLOKLORE E RELIGIOSITA

La Festa Patronale di San Sabino è attesa da tutti ma certamente l’attesa di questa festa è nettamente diversa tra oggi e coloro che ci hanno preceduto nel detto del dialetto canosino “ A San Savn , l bangharell, u fuc e u paret “ , un espressione colorite che rimandano piccoli e grandi ad un tempo che sarebbe venuto a che avrebbe portato quando al presente non era possibile. L’abito, le scarpe, l’interruzione del lavoro solito per fare spazio ad una festa collettiva che vedeva tutto e tutti coinvolti pienamente e partecipi nell’attesa della festa maggiore.                                                                                                                                                           

Il tuffo nel passato non vuole essere assolutamente nostalgica ma, semplicemente oggettivo di una realtà che tenta disperatamente di restare in piedi ma, che è, evidentemente, svuotata di senso e di significato, tanto  da una rappresentazione più  un assoluto per tutti, un riferimento e una direzione unica per l’intera città.                                                                                                            

Se nel passato si tornava in maniera centripeta a San Sabino, dalla diaspora dell’emigrazione si tornava per ritrovarsi  tutti “ Sott o campanel d San Savn ”, un ombelico naturale di una ritrovata identità e passeggiare serenamente “ U larg d chis “ , ma oggi invece organizzo le mie cose perché proprio alla Festa Patronale di San Sabino non ci sono! Il movimento è esattamente opposto, oggi, è centrifugo.                                                                                                                                                

Cambiano i tempi , cambiano le situazioni economiche e sociali, cambiano anche le sensibilità prettamente religiose che stanno a fondamento della Festa Patronale, una manifestazione di una devozione dalla quale si dovrebbe essere coinvolti totalmente, ma essere in questo tempo è un attimo fuggente, ma lasciamo ad altri luoghi e tempi le improrogabili analisi e le ricerche delle molteplici concause di un tale cambiamento.                                                                                                       

 

Comunque l’attesa rimane, un appuntamento che abbiamo ricevuto tutti noi in eredità dei nostri antichi, che condividiamo con debite diversità e originalità con tutto il sud d’italia , che nella pietà popolare di cui la festa patronale ne è una evidente espressione di devozione verso i nostri Santi Patroni San Sabino , Maria SS. della Fonte e Sant’Alfonso possa portare tanti fruttosi doni di grazie e serenità in tutta nostra città.                                                                                                                 

Nell’attesa della Festa Patronale, un appuntamento che sia riempito di devozione verso i Santi Patroni, una Festa Patronale di un nuovo abito, per far festa ma con un augurio che sia in tutti Canosini in Italia e nel Mondo che ritornate per il meritato riposo estivo, sia un mezzo di ristoro e ripartenza per un augurio di una Buona Festa dalla Coordinatore Cittadino Michele Forina e dalla Delegazione della Sezione di Canosa di Puglia dell’Associazione Internazionale Pugliesi nel Mondo, vorremo invitarvi ad una serata della canosinita doc, alla serata di Lunedì 5 Agosto 2013, organizzata dal Comitato                

Don Peppino Pinnelli – Zona Santa Teresa, la 10 Edizione della Festa dell’Emigrante alle ore 21.00 , organizzata da Fernando Forino per una riscoperta delle radici comuni e delle tradizioni della Città di Canosa di Puglia, con un augurio di buone vacanze in terra canosina.

 

Associazione Internazionale PUGLIESI NEL MONDO
Sezione

di Canosa di Puglia                                                                                                              Responsabile Pubbliche Relazioni Sig. Orazio LOVINO